Keywords: copiando si impara

I fotografi che vendono le loro immagini online sanno quanto sia importante, per avere successo, catalogarle usando le giuste parole chiave. Ma mettere le keywords è piuttosto noioso, oltre che difficile. E si rischia comunque di non fare un buon lavoro, perché è necessario conoscere una serie di regole piuttosto complesse.

Un buon esercizio per imparare è osservare il lavoro delle grandi agenzie come Getty Images e Istockphoto (che è proprietà di Getty). In particolare consiglio queste, perché il loro metodo si è progressivamente imposto, al punto che per le keywords si parla di “standard Getty“.

Basta cercare online foto simili a quella che si deve catalogare e vedere quali keywords le sono state attribuite.

Esiste anche un plugin per Lightroom, dalla versione 2 in poi, che permette di copiare le keywords trovate in rete ripulendole da qualsiasi formattazione, dividendole tra loro con la virgola, cancellando quelle doppie e creando così una buona base per aggiungere le proprie. Si chiama Keyword Master e costa 10 euro, ma con un minimo sforzo si può fare anche da soli.

L’operazione non è sempre così semplice. Spesso bisogna tener conto della natura dell’archivio da catalogare. Per esempio, se per delle foto di stock è importante riportare dettagliatamente nelle keywords l’età, l’etnia, il genere ecc. delle persone ritratte, in un archivio di personaggi celebri destinati ai giornali le stesse caratteristiche non sono  altrettanto importanti.


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