Durante Adobe Max 2022 – la conferenza annuale sulla creatività, organizzata da Adobe per presentare nuovi prodotti e aggregare una comunità di professionisti – è stato annunciato che Nikon e Leica si sono unite al progetto Adobe CAI e produrranno nuove fotocamere mirrorless con metadati a prova di manomissione.
![Leica M11](https://www.phototag.blog/wp-content/uploads/2022/11/Leica_M11-e1668253084694.jpg)
Che cos’è Adobe CAI?
CAI sta per Content Authenticity Initiative ed è un progetto lanciato nel 2019 da Adobe per combattere le fake news grazie a metadati delle immagini che non possano essere alterati. Hanno aderito società che si occupano di media e di tecnologia, ONG, accademici e altri che lavorano per promuovere l’adozione di uno standard industriale open source che garantisca l’autenticità dei contenuti e la loro provenienza. Oltre a Nikon e Leica tra i suoi membri figurano Adobe, BBC, Reuters, The New York Times, Wall Street Journal, Getty Images, Seven Agency, Nvidia, Microsoft, Truepic, Twitter e altri importanti brand.
Il progetto è partito, come si è visto, nel 2019, ma solo all’inizio di quest’anno la C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity) incaricata dell’implementazione tecnica, ha emesso le prime specifiche.
![](https://www.phototag.blog/wp-content/uploads/2022/11/Nikon_Z9-e1668253469418.jpg)
Metadati non alterabili sono garanzia di autenticità
Secondo il progetto Adobe CAI, se una foto che implementerà questa tecnologia verrà scaricata dal web e manipolata, ad esempio per produrre fake news, i cambiamenti prodotti saranno visualizzabili e i metadati originali potranno essere rintracciati anche se l’immagine verrà condivisa in rete e distribuita in altri formati di file. Dati come il luogo, data e ora dello scatto o altri dettagli su come è stata realizzata la foto non potranno essere cambiati.
Perché il progetto funzioni, come si legge su Inside Imaging:
ci dovrà essere un’adozione diffusa della nuova tecnologia CAI. Le aziende produttrici di fotocamere, gli sviluppatori di software per l’editing di immagini, le testate giornalistiche, i fotoreporter e altri soggetti dovranno aderire e permettere alla tecnologia di funzionare sulle loro apparecchiature. Il risultato sarà che ogni processo – da un fotoreporter che cattura un’immagine, un editor di immagini che apporta modifiche, fino alla pubblicazione di un articolo e alla pubblicazione sui social media – sarà registrato, firmato e timbrato. Sull’immagine verrà quindi visualizzata l’icona di una “foto confermata” e gli utenti potranno accedere a un database con tutte le informazioni registrate. Se un editor di immagini ritaglia e regola il colore di una foto, il software di post-elaborazione approverà queste modifiche che diventeranno disponibili pubblicamente…
Leica M11 e Nikon Z9 saranno le prime fotocamere con tecnologia CAI
Come già detto, questa tecnologia è ancora in via di elaborazione, ma i primi modelli a supportarla saranno la Leica M11 e la Nikon Z9, come annunciato da Adobe. La Leica M11 ne sarà dotata dal 2023, mentre Nikon non ha ancora fornito una data per la Z9. È probabile che anche le maggiori case concorrenti aderiranno in futuro.