IPTC per la catalogazione di opere d’arte. Il caso delle Smithsonian Librairies

La Smithsonian Institution, che include musei, biblioteche, archivi e istituti di ricerca, ha istituito dal 2009 un gruppo di ricerca per i metadati, con lo scopo di uniformare la catalogazione digitale delle numerose collezioni che le appartengono. Come standard di riferimento, è stato scelto l’IPTC Core supportato, tra gli altri, anche da Adobe nei suoi software come Photoshop, Bridge, Lightroom ecc.

Le Smithsonian Libraries sono dislocate in diverse sedi e comprendono svariati tipi di materiali da digitalizzare e catalogare. Non solo, ma al loro interno, per la gestione di questi contenuti, vengono utilizzati piattaforme e software diversi. Era molto importante, dunque, individuare un pacchetto minimo di metadati, che fosse valido in tutto questo contesto così variegato.

Le esigenze fondamentali da soddisfare erano:

  • rendere facilmente rintracciabile sia la risorsa relativa all’immagine catalogata, sia la collezione di cui fa parte;
  • informare l’utente su eventuali restrizioni d’uso legate al diritto d’autore.

Come standard è stato scelto L’IPTC Core,  dal momento che i suoi campi sono direttamente inseribili nello stesso file della risorsa attraverso software largamente diffusi come Photoshop o Lightroom di Adobe.

Tra i vari campi compresi in questo standard, il gruppo di ricerca della Smithsonian ha quindi distinto tra campi fondamentali, da compilare in ogni caso perché utili attraverso tutte le collezioni, e campi proposti, da compilare solo eventualmente, a seconda delle caratteristiche delle varie collezioni da catalogare.

Come si può leggere nel documento finale, per le Smithsonian Libraries i campi fondamentali per gli scopi indicati sopra sono:

  1. Document Title
  2. Copyright Notice
  3. Source
  4. Creator

I campi proposti, da utilizzare a seconda del tipo di collezione, sono invece:

  1. Date
  2. Description
  3. Keywords
  4. Credit/Provider
  5. Job Identifier
  6. Headline

Per un totale di 10 campi utilizzati, rispetto all’intero pacchetto IPTC Core.

Nell’uso di questi campi, il gruppo di lavoro ha individuato alcune ambiguità come:

  • il campo Document Title, usato sia come un titolo descrittivo, sia come identificatore del file;
  • l’impossibilità di usare le virgole nel campo Keywords all’interno di una stessa parola chiave, perché nei software Adobe le virgole sono usate come separatori tra una parola chiave e l’altra;
  • il conflitto nell’uso del campo Date per indicare la data di creazione del file digitale e quella della risorsa a cui si riferisce;
  • il conflitto nell’uso del campo Creator per indicare l’autore del file digitale e l’autore della risorsa a cui si riferisce.
NOTA - Per il significato dei vari campi citati, si veda qui

Anche un’istituzione culturale “classica” come la Smithsonian, dunque, ha utilizzato uno standard agile come l’IPTC per gestire le sue risorse digitali, anche se ne ha riscontrato diversi limiti. Questi limiti, però, sono stati in buona parte superati con l’introduzione dello standard IPTC Extension, pensato anche per venire incontro proprio alle esigenze di istituzioni, musei ecc. che hanno la necessità di catalogare opere d’arte.

I soli campi IPTC Core, infatti, non sono sufficienti per descrivere le caratteristiche dell’opera fotografata, rendendola al massimo rintracciabile, ma servono piuttosto per descrivere e gestire il file della sua immagine digitale.
Per una loro catalogazione dettagliata delle opere, di solito si ricorre a standard specifici per quel tipo di risorsa, forniti in Italia da ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico), enti entrambi dipendenti dal Ministero.

I campi IPTC compresi nello standard IPTC Extension, invece, in particolare nella sezione Artwork or Object in the Image / Opera o soggetto nell’immaginesono pensati invece non solo per rendere rintracciabile l’opera fotografata, ma anche per descriverla.

In particolare nell’ultima versione 1.2 di IPTC Extension sono stati inseriti molti campi in questa sezione che permettono una descrizione più accurata dell’opera/oggetto (incluse le fotografie analogiche) e una gestione più precisa dei relativi diritti legali1, in modo sicuramente più agile delle varie schede ministeriali.


1 L’elenco qui di seguito comprende tutti i campi della sezione Artwork or Object in the Image/Opera o soggetto nell’immagine dello standard IPTC Extension, versione 1.2. I campi segnati con l’asterisco non sono ancora presenti nell’attuale File Info(la finestra che permette l’inserimento dei metadati IPTC) di Adobe Photoshop CC 2015, ma sono comunque previsti dallo standard e implementabili da altri software:

  • Title / Titolo (titolo dell’opera fotografata)
  • * Content Description (descrizione del contenuto dell’opera fotografata)
  • * Contribution Description (descrizione di interventi sull’opera: restauri, incisioni, ritrovamenti ecc.)
  • * Physical Description (caratteristiche fisiche dell’opera : dipinto, statua ecc. ; materiali, tecniche di realizzazione e misure)
  • Date Created / Data di creazione (data di creazione dell’opera fotografata)
  • * Circa Date Created (da usarsi quando non si conosce la data precisa: 1950 circa, 1940-1950, sec.XVIII)
  • * Style Period (stile, periodo storico o artistico, movimento, gruppo, scuola…)
    Creator / Creatore (autore dell’opera fotografata)
  • * Creator ID (eventuale identificatore globale unico attribuito all’autore)
  • Source / Origine (istituzione, museo, collezionista ecc. che possiede l’opera fotografata)
  • Source inventory number / Numero inventario di origine (numero di inventario dell’opera predisposto da chi la possiede)
  • Source Inventory URL (URL erogato da chi possiede l’opera per il record online relativo ai suoi metadati. Es per quadro di Manet conservato al Getty Museum: http://www.getty.edu/art/collection/objects/268843/edouard-manet-jeanne-spring-french-1881/)
  • Copyright notice / Nota Copyright (detentore copyright)
  • * Current Copyright Owner ID (eventuale identificatore globale unico dell’attuale proprietario)
  • * Current Licensor Name ( nome dell’attuale concessionario della licenza dell’opera fotografata)
  • * Current Licensor ID (eventuale identificatore globale unico per l’attuale concessionario della licenza, rilasciato per esempio da un registro on line di persone e società)

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